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Enrico Marchiani -pediatra

enrico.marchiani@medici.progetto-sole.it

 

Le vaccinazioni nell’infanzia

e nell’adolescenza

 

I vantaggi

Le vaccinazioni hanno contribuito a debellare o contrastare in tutto il mondo malattie terribili come il vaiolo, la poliomielite, il tetano e la difterite. Il principio su cui si basa la vaccinazione è la produzione da parte dell’organismo di difese immunitarie contro determinati microrganismi, cosicché, qualora l’individuo venga infettato, sia in grado di difendersi. Generalmente i vaccini sono tollerati molto bene e non causano disturbi. Reazioni come lo shock anafilattico o alcune manifestazioni neurologiche sono assolutamente eccezionali, comunque molto meno frequenti delle complicazioni provocate dalle malattie.

I benefici prodotti dai vaccini, sia per l’individuo sia per la collettività, sono moltosuperiori ai rischi. Le vaccinazioni non si limitano a proteggere i singoli, ma costituiscono un esempio di protezione di “comunità”. Con la vaccinazione di un grande numero di bambini si forma una specie di energica “barriera”,  che ostacola la circolazione del microbo e protegge anche i bambini non vaccinati.

Questo meccanismo porta ad una fortissima riduzione dei casi, o addirittura alla scomparsa della malattia. La vaccinazione diffusa protegge anche chi non può essere vaccinato perché ha importanti problemi di salute: ad esempio i bambini affetti da seri disturbi delle difese immunitarie, o da tumori.

 

Una scelta informata e consapevole

In ogni ambulatorio vaccinale della nostra regione, operatori specializzati sono a disposizione per dare informazioni esaustive sul tema, valutare se esistono motivi per rinviare la vaccinazione, chiedere ai genitori il consenso a vaccinare i loro figli, nonché per somministrare il vaccino avendo cura di controllare i bambini per 30 minuti dopo la vaccinazione.

Ai genitori verrà anche data la possibilità di consultare le schede tecniche dei vaccini utilizzati nell’ambulatorio, e sarà spiegato come affrontare i piccoli disturbi che possono comparire dopo la vaccinazione (febbre, gonfiore nel punto dove è stata fatta l’iniezione).

È raro che esistano controindicazioni alle vaccinazioni. Nel caso, un colloquio con il medico permetterà di accertare se esistano disturbi o condizioni tali da sconsigliare la vaccinazione  Le eventuali controindicazioni non vanno confuse con gli “effetti collaterali” che sono invece disturbi che possono comparire dopo la vaccinazione.

La somministrazione del vaccino comporta generalmente una o più iniezioni.

Non è necessario tenere i bambini a digiuno.

Dopo la vaccinazione, i genitori e i bimbi sono invitati a restare in sala d’attesa per 30 minuti. Si tratta di una misura precauzionale, considerato che le reazioni che compaiono subito dopo le vaccinazioni sono molto rare. Tutti gli ambulatori vaccinali della nostra regione sono comunque attrezzati per gestire le emergenze.

 

Se qualcosa non va

La probabilità che si verifichino eventi gravi collegati alle vaccinazioni è estremamente rara, ma non impossibile. Se il vostro bambino, dopo la vaccinazione, dovesse presentare disturbi preoccupanti, ci si può rivolgere al pediatra di fiducia per l’eventuale cura e la segnalazione ai Servizi vaccinali. Per i casi eccezionali di danno irreversibile da vaccinazione lo Stato ha previsto il diritto ad un indennizzo (Legge n. 210 del 1992 e successive modifiche e integrazioni). A questo scopo esiste in ogni Azienda USL un “referente” nei settori di Medicina legale dei Dipartimenti di sanità pubblica.

 

I vaccini associati

Per vaccini associati si intendono formulazioni che contengono più vaccini nella stessa fiala, con notevole risparmio di spesa, tempo, e soprattutto di stress per le mamme e i bambini cui sono riservate meno iniezioni, senza un aumento degli effetti collaterali.

I vaccini associati usati normalmente sono: l’esavalente che contiene: poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo (HIB); viene somministrato in tre dosi nel primo anno di vita; il trivalente ( morbillo, parotite, rosolia ) che viene somministrato a 13-15 mesi e a 5-6 anni; il tetravalente (difterite,tetano, pertosse, poliomielite) utilizzato per il richiamo a 5-6 anni.

Esistono altre associazioni usate occasionalmente.